Innovazione “aperta”, che coinvolge aziende, consumatori e istituzioni in uno straordinario circolo virtuoso: è proprio questo il tema centrale del Terzo Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital italiano - promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau, con la partnership scientifica di Cerved e in collaborazione con Confindustria e Piccola Industria Confindustria per la raccolta ed analisi dei casi di successo. L’Osservatorio ha individuato nel panorama italiano le best practices in tema di Open Innovation, tra cui Farmalabor: il percorso seguito dall’azienda farmaceutica verso l’implementazione di strategie di Open Innovation ha portato l’azienda ad ottenere una serie di risultati in termini di sviluppo di innovative basi pronte per preparazioni galeniche e prodotti alimentari e cosmetici, rivolte – nel primo caso - a farmacisti preparatori (sia ospedalieri che privati) e - nel secondo caso – ad aziende alimentari, cosmetiche e a consumatori finali. La peculiarità di queste basi, che ha convinto la giuria tecnica dell’Osservatorio, è legata alla loro compatibilità non solo con i propri principi attivi (test di stabilità fisica e chimica, rilascio degli attivi dalla base) ma anche con principi attivi di altri produttori. Sergio Fontana, amministratore unico Farmalabor e Presidente Sezione Sanità Confindustria Bari e BAT, commenta con orgoglio questo risultato aziendale: “Dopo aver raggiunto livelli eccellenti in termini di qualità, sicurezza e standardizzazione delle materie prime ad uso farmaceutico e cosmetico, la nostra olivettiana ‘sete di futuro’ ci porta a dialogare con tutti gli attori dell’ecosistema innovativo. Infatti, l’obiettivo principale di ogni azienda che voglia dirsi realmente innovativa deve essere produrre valore non solo per se stessa ma anche per gli stakeholders esterni, in particolare la società civile e le istituzioni”. Farmalabor è capofila per diverse attività di R&S realizzate in sinergia con le Università di Bari, di Lecce e di Milano, con il CNR e con alcune startup innovative (ad es. Aferetica Srl per il progetto N.A.T.U.RE., Nuovo Approccio per le Tossine Uremiche Renali).